Opitrad - Traduzioni per il settore vitivinicolo e denominazioni geografiche

Traduzioni per il settore vitivinicolo e denominazioni geografiche

Abbiamo già parlato in un altro post dei modi più pertinenti per veicolare le qualità e le tipicità di un vino o, meglio ancora, per farle percepire. Ora proviamo a concentrarci su tutte quelle traduzioni per il settore vitivinicolo che devono trasmettere le caratteristiche di una regione geografica.

Storia e geografia: come farle percepire nelle traduzioni per il settore vitivinicolo

Ecco 3 domande-guida che ci permetteranno di impostare (ma anche di valutare: se siete un’azienda) delle buone traduzioni per il settore vitivinicolo: come descrivere le aree geografiche dall’italiano all’inglese.

  • Il posto da descrivere nella traduzione è grande?
    Ricordate che “X occupies an area of Y kilometers of hills” non è ancora la traduzione più felice. Prendete il foglio e abbozzate un: “X spans Y miles of hillside”. In questo modo trasmetterete il concetto di estensione con il verbo “to span” senza addentrarvi in “occupy” che ha magari anche delle connotazioni rischiose.
  • Il posto da descrivere nella traduzione è vicino a un comune?
    La vostra agenzia di traduzione può sempre evitare di dire “The municipality of X” sprecando così 3 parole, dato che è più evocativa la singola parola “village”.
    Il concetto di comune in quanto “municipality” è più a casa sua nel quadro di una traduzione burocratica, non certo nel settore dei vini. Se invece lavorate su “village”, vi sarà sicuramente più facile ottenere un’elegante atmosfera d’epoca.
  • Il posto da descrivere nella traduzione è una località storica?
    Se il traduttore ha scritto “X is in an historical area”, ricordate che poteva andare un passettino oltre: “X is rich in history” suonerà più centrato e incisivo.
    Inoltre, l’impiego di quel “rich” avrà il vantaggio di far percepire che la vostra azienda vitivinicola ha molto da offrire, anche in termini di tradizione e costume.

Transcreation: un buon alleato per chi commissiona traduzioni per il settore vitivinicolo

Anche in questo caso ci è venuta in soccorso la pratica della transcreation: in parole povere equivale a una “centrifugazione” del concetto che si vuole veicolare, senza tradurre l’originale pari-pari ma semmai conservandone il senso.
La pertinente e adeguata rielaborazione sintattico-grammaticale dei concetti è quindi un criterio interessante, un buon alleato, per chi volesse valutare l’efficacia e la professionalità delle agenzie di traduzione che operano nel settore vini. E visto che abbiamo parlato di caratterizzazione geografica, concludiamo dicendo di preferire chi dice “ultimate location” anziché “ideal area”.

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