Che la lingua italiana, dati alla mano, sia la quarta lingua più studiata del mondo, come anticipato nel nostro articolo precedente, non può che renderci orgogliosi. Ancora di più se pensiamo che lo strumento che usiamo quotidianamente, viene riconosciuto anche all’estero essenziale per la comunicazione in certi ambiti specifici.
Le edizioni 2015 e 2016 della Settimana della lingua italiana nel mondo infatti sono state dedicate rispettivamente all’utilizzo della nostra lingua a livello internazionale nei settori musica e design, uno dei nostri “temi caldi”, ponendo un particolare accento sulla creatività italiana e sui suoi marchi.
L’edizione di quest’anno, invece, si focalizzerà sull’utilizzo dell’italiano nel cinema e avrà come slogan “L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema”, altro settore in cui emergiamo spesso con grande successo.
La lingua italiana nel mondo nella musica: una dolce melodia
Abbiamo già osservato come l’utilizzo dell’italiano nell’arte e negli altri diversi ambiti sia una realtà ampiamente valorizzata in tutto il mondo. Se però si analizzano più da vicino le aree in cui parole italiane vengono maggiormente utilizzate in ambito internazionale, si può facilmente notare che il settore musica primeggia.
Per ogni ambito relativo al linguaggio musicale, come per esempio le forme musicali, gli strumenti, l’intonazione della voce, il ritmo, il volume, le espressioni musicali, ecc. risulta impossibile non scorgere al suo interno qualche vocabolo italiano.
Tale posizione linguistica predominate ha radici profonde nel passato ed è andata via via sviluppandosi nei secoli XVII, XVIII e XIX, età in cui la musica classica e l’opera italiana primeggiavano nel contesto musicale internazionale.
Ancora oggi la musica rimane il settore trainante per l’apprendimento e lo studio dell’italiano nel mondo e se ci accostiamo a una partitura o a un programma di un concerto, l’occhio non può non cadere su espressioni come:
- Fantasia, una composizione musicale caratterizzata dall’improvvisazione
- Opera e Operetta, due tipi di forme musicali
- Finale, l’ultimo movimento di una sonata, sinfonia o concerto
- Viola, il noto strumento
- Soprano/Basso, rispettivamente la voce più alta e quella più bassa
- Grave, lento e solenne
- Allegro, moderatamente veloce.
La lingua italiana nel mondo del design e dell’architettura: l’eleganza fatta stile
Non solo però nella musica, ma anche nel design e nella moda, in particolare se si pensa anche al legame con marchi e brand, l’italiano gioca un ruolo di assoluto protagonista. Da un lato è necessario constatare che proprio in questo settore l’interculturalità è alla base degli equilibri che lo contraddistinguono, e infatti una grande varietà di prestiti e termini sia inglesi sia francesi sono diventati di uso comune in italiano (per. es interior design, layout, figure, atelier, ecc.), dall’altro, anche la nostra lingua, si difende bene all’estero.
L’utilizzo di parole italiane richiama anche in questo caso ad uno stile unico ed inimitabile legato all’immagine del nostro Paese nel mondo, fatta di cultura, gusto ed eleganza. Vi sono infatti oggetti tipicamente riconducibili al design italiano o che traggono la loro origine da esso, come per esempio:
- Baldachin, derivante dall’antico nome della città di Baghdad, ossia Baldacco
- Intaglio, arte dell’incisione di gemme e pietre dure
- Terrazza, balcone particolarmente spazioso
- Portico, con il significato proprio di galleria aperta e esterna racchiusa da colonne
- Villa, tipica costruzione architettonica rurale
La lingua italiana nel mondo del cinema: uno spettacolo!
E nel cinema? Tema, come ricordato, su cui si incentra la settimana della lingua italiana nel mondo di quest’anno.
In questo settore è ugualmente innegabile l’esistenza di una reciproca influenza tra le diverse lingue e, conseguentemente, come non manchino esempi di termini italiani “internazionali”.
- Scenario, unione sinottica di una serie di azioni ed eventi (canovaccio)
- Sottovoce, abbassamento intenzionale del volume della voce per dare enfasi
- Cantastorie, personaggio che racconta (o canta) la storia in corso.
La nostra lingua deve altresì la sua diffusione nel mondo anche alla grande tradizione cinematografica italiana del Novecento, che si perpetua fino ai giorni nostri: pensiamo innanzitutto ai grandi registi, da Fellini a Antonioni, da Rossellini a Bertolucci, che hanno dato un imprinting unico al nostro cinema esportandolo anche al di fuori dei confini nazionali.
I doppiatori
Per non parlare dei doppiatori! L’Italia si caratterizza per essere un paese con un elevato numero di professionisti molto qualificati nell’arte del doppiaggio che danno letteralmente voce ad attori di tutto il mondo. Ma non solo questo, perché la bravura dei doppiatori permette inoltre al pubblico di immedesimarsi ancora maggiormente con i personaggi e con le loro vicende e di associare un attore ad una voce ben specifica.
Traduttori e adattatori in lingua italiana per il cinema
E il ruolo dei traduttori e adattatori in questo è fondamentale perché con la loro bravura riescono ad adattare il testo per esprimere al meglio i dialoghi nella lingua d’arrivo. Altrettanto importante è il contributo dei sottotitolisti che con un numero limitato di parole riescono a trasmettere contenuti e pathos allo stesso tempo.
I nostri ultimi lavori di adattamento e sottotitolazione per Il Club dei 27 (e come poteva mancare Verdi in un contesto come questo?) e del film documentario Ferrante fever sulla scrittrice Elena Ferrante, uno dei più grandi successi letterari a livello mondiale degli ultimi anni, ci hanno ben introdotti a questo evento che porterà sicuramente grandi spunti di riflessione e pratici per la traduzione in italiano e la didattica della nostra lingua.