Traduzioni per la moda a Milano: un privilegio e una responsabilità
Non mi stanco mai di ripeterlo ai nostri collaboratori: per la nostra agenzia effettuare traduzioni destinate al mercato della Moda, proprio qua a Milano dove si trova anche la sede di Opitrad, è di certo un privilegio ma anche una responsabilità.
Come manager dell’agenzia metto a frutto oltre 20 anni di esperienze maturate nel mondo della traduzione e devo dire che il campo delle collezioni, dell’abbigliamento e delgli accessori, sempre bellissimo e stimolante, mi ha offerto in questi ultimi tempi molti spunti per ragionare sulla nostra professione. Tra le tante idee che mi hanno fatto compagnia ultimamente, vorrei condividerne con voi almeno 3:
- Chiarezza
Le traduzioni per la Moda devono essere sempre nitide - Completezza
Non bisogna mai rinunciare a dare informazioni, anche se stiamo facendo una traduzione per la Moda - Curiosità
Una traduzione per la Moda è anche uno stimolo a mantenere la mente sempre aperta, a cercare soluzioni sempre nuove e più… calzanti
Una sola regola per chi vuole fare traduzioni nel settore della moda a Milano
Milano è una delle capitali mondiali nel segmento “fashion”. Se c’è una cosa che ho imparato e che mi sento di trasmettere ai miei colleghi traduttori in questo campo è: fare traduzioni per la moda a Milano significa fare palestra di “transcreation”, ovvero di rielaborazione ragionata e prudente delle strutture sintattiche.
Senza snaturare i messaggi.
Senza prendere cantonate.
Senza (e ci mancherebbe altro) esagerare.
La “transcreation” è quel termine un po’ esotico che noi professionisti della traduzione usiamo per intendere l’adattamento dei messaggi e che ben riassume l’atteggiamento mentale (l’habitus) di chi ogni giorno localizza testi o magari comunicati stampa, nel campo della Moda, a Milano.
Milano è una città estremamente dinamica. L’industria della Moda anche. Le traduzioni per il mercato della Moda a Milano rappresentano la sintesi di questi due dinamismi: al contempo scattanti, ma precise come la città che le vede nascere. Ecco perché la “transcreation” è l’unica regola valida per tutti noi traduttori in ambito fashion. Perché ci ricorda di non “innamorarci troppo” della lingua di partenza e al contempo ci stimola a essere agili ma anche a tenere sempre presente la lingua, anzi la cultura, di arrivo.
È una pratica molto divertente e (perché no?) di certo anche elegante.